Microsoft Italia presenta i risultati della campagna antipirateria del canale distributivo a seguito di operazioni di controllo effettuate presso i rivenditori campani e illustra i pericoli della pirateria informatica.
Molte persone ogni giorno cadono inconsapevolmente nella trappola della contraffazione e della pirateria informatica, esponendo il proprio computer ad attacchi informatici e sostenendo così un cospicuo giro d’affari illegali, che in Italia sta raggiungendo valori molto alti.
“È un problema che colpisce sempre più il consumatore finale, spesso inconsapevole” afferma Marco Ornago, direttore Divisione Software Originale di Microsoft Italia. “Il mercato del software è, infatti, sempre più orientato verso prodotti aggiornabili via web, azione non consentita a chi detiene un software pirata, lasciando il sistema non adeguatamente protetto e privo di alcune importanti funzionalità. È molto importante incrementare la cultura dell’originale, indicando i reali vantaggi che il consumatore può ottenere e gli enormi svantaggi a cui va incontro utilizzando software illegale, danni che si ripercuotono poi sull’economia del Paese”.
Dal 2005 è in corso la campagna Mistery Shopper, che prevede incaricati di Microsoft che si recano presso i rivenditori per richiedere offerte e acquistare software, verificando così la conformità alle norme di legge e contrattuali nell’atto di vendita. In caso di irregolarità il Mistery Shopper ha soprattutto il ruolo di indicare al rivenditore quali attività compiere per mettersi in regola, fornendogli tutto il supporto necessario.
Dalla prima rilevazione effettuata in Campania quattro anni fa ad oggi sono stati visitati oltre 883 punti vendita e per 353 volte il Mistery Shopper ha rilevato qualche irregolarità nella vendita dei prodotti Microsoft, portando il tasso di pirateria regionale medio dal 2005 ad oggi al 36%.
Considerando i rilevamenti fatti nei primi mesi del 2009 è importante notare come il tasso di pirateria rispetto al 2008 sia inferiore dell’1%, segno che il trend degli ultimi anni sta per essere nuovamente confermato. Si è, infatti, passati dal 46% del 2005 al 35% dei primi mesi del 2009, passando per il 36% del 2008 e il 38% del 2007.
Su base provinciale i risultati evidenziano come:
Salerno sia stato il capoluogo di provincia più colpito dal fenomeno dell’offerta di software Microsoft non originale con una percentuale del 42%. Al secondo posto Napoli, con il 40%, seguita da Caserta con il 28% e da Avellino con un tasso di pirateria dell’26%. La provincia campana meno colpita da pirateria è risultata Benevento con il 22% di software Microsoft piratato venduto.
Nonostante la riduzione negli ultimi anni, laCampania risulta essere ancora la Regione d’Italia con il più alto tasso di pirateria di prodotti Microsoft. Con il suo 36% si trova, infatti, davanti a Sicilia con il 30%, e la Puglia con il 28%.
In Italia, anche se in leggera diminuzione rispetto al 2005, il tasso di pirateria informatica è pari al 49%, posizionando il nostro Paese il secondo a livello europeo, preceduto solamente dalla Grecia con il 58%, ben al di sopra della media europea che si assesta sul 34%.
Fonte: I-dome.com
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